Editoriale TERZO NUMERO

Il Vizio è morto. Lo so perché sono stato io a porre fine a tutto. Mondo, il mio nome. E non provate a dire che mi chiamo così per via del mappamondo che ho alle spalle. Hanno pensato che sarebbe stato carino darmi il nome di una cosa grande e tonda solo perché mi piace…

Quelli che restano – Fepa

I giorni prima  Penso a quelli che restano, mi è inevitabile. Penso sempre a quelli che resteranno dopo di me, dopo la mia esistenza. Non so dire quando ho cominciato a farlo, probabilmente da quando sono andata al Museo. Lì l’avevo visto, il quadro: Quelli che restano. Era in alto, al 19° piano. In alto…

Duello d’onore – Michele Caponi

Con gesti calmi e precisi, il colonnello riempì il serbatoio del proprio occhio a vapore. Poi si bagnò le labbra, prima di avvitare la borraccia e rilanciarla al suo servitore. Questo, un indiano col viso fasciato nel turbante e nella lunga barba grigia, la afferrò prontamente al volo con la sola mano che gli restava….

Unicorn Poop – Priscilla Buongiorno

Me ne sto lì e guardo l’impossibile farsi possibile ogni volta che sposto lo sguardo, con gli occhi ben chiusi, che volgono di là da quella linea fisica che separa il mondo dal sogno. Sfioro i petali vivi, uno per uno, di quella rosa sanguigna, fluttuo nel mio sogno finché mi è possibile. Io la…

Foliogonia – Davide Paone

Quando mi staccai dal ramo era il 27 ottobre del mio primo autunno. Ero la novecentosettantaduesima di 291˙707 sorelle foglie, sull’acero più lontano dal chiosco che si trovava al centro del parchetto quadrato, dove i piccoli d’uomo si urlavano in faccia a vicenda, mentre i più grandi bevevano strani succhi colorati e ingurgitavano bizzarri frutti…

Intervista a Maurizio Cucchi – Victor

Oggi per i nostri coetanei spesso è difficile comprendere la poesia, soprattutto quella di oggi, per questo le vorrei chiedere che direzione sta prendendo la poesia contemporanea. Io credo che sia molto importante e abbastanza tremendo che non ci sia discussione letteraria ad alto livello: quando io ero giovane non bastava la qualità, che poteva…

Vittoria – Natalia Maraffini

L’Ufficiale Generale Leyna Gunborg ammirava la città dal ventesimo piano degli alloggi del quartier generale militare. Attendeva. I capelli chiari corti e scompigliati ben riflettevano l’irrequietezza del suo animo, il corpo sottile eretto e immobile mostrava tutta la sua disciplina. Poteva vedere l’intera Capitale. Le persone erano piccoli punti scuri che vagavano per le strette…

Compleanno – Samuela Serri

Tenace netto e preciso reciso, come da tronco d’albero spiccato il tempo l’immagine, la mica rilucente, ora ricordo. A sprazzi, hai tracciato l’invidia col dito dell’epoca arsa, di ceppi passati residui di ceneri, morbide braci di seta non resta che quella vertigine, fuligginosa nei fili arabeschi di giovinezza restata incompiuta di fumi e vapori ad…

Liverpool – Anna Ceccarello

Ho sempre evitato di festeggiare il mio compleanno. Non che sia contraria, semplicemente non ho mai avuto abbastanza amici con i quali trascorrere la giornata. L’ultimo compleanno trascorso in compagnia di miei coetanei è stato quello dei miei otto anni. Mamma, insegnante nella scuola privata milanese che frequentavo all’epoca, mi obbligò ad invitare i miei…

Punti di vista – Lucia di Giovanni

Piccole mani – brevissima storia d’amore Fui stregato subito dal modo in cui muoveva le mani quando si legava i capelli. Avveniva all’improvviso, in mezzo a una spiegazione o appena prima di un compito: le due piccole mani si levavano quasi come se quel gesto così quotidiano potesse riacchiappare l’attenzione per i versi di Dante….

Sospeso – Davide Paone

Nel ricordo di donna un canto mi trascende in giovinezza, a mezzo della via in piena si trasfonde e inaspettato mi travolge e sono romito: tra la preghiera e il pigro abbandono allo scorno incessante di corrente, alla pesante intima armonia che ci intona alle parole del mondo, frivola ebbrezza di nominar lume la traccia…

Burattino – Linda Taietti

    Inattesa e schietta è la trasformazione, polverosa anacronia d’una deriva mitica, ma non divento nobile alloro, non girasole, sebbene guardare in alto sia la mia sorte a cercarti dissolto nell’eclissi del silenzio. Lontano, hai scelto allo stesso modo in cui io, inerte burattino, nel tendone di un circo provinciale mi lascio trascinare e…